z Finisce per le italiane l’Heineken Cup

Finisce per le italiane l’Heineken Cup. Un risultato per certi versi amaro e che denota la necessità di uno scatto di reni per il rugby italiano. Dobbiamo ancora crescere… e cresceremo. L’aspetto positivo è che vi sono ancora grandi margini ed alcuni segnali positivi. Come ha dichiarato Mallett la nazionale italiana ha iniziato un nuovo corso e ciò presume una volontà del rugby italiano di puntare sulle nuove leve e trovare nuove forze. Il verdetto della Heineken Cup non è di certo un punto di arrivo ma piuttosto un punto di partenza e le migliaia di nuovi giovani che calcano i campi nazionali ne sono la testimonianza. Stiamo crescendo e questo è un dato di fatto.

Si potrebbe dire che le prime righe di questo articolo vogliano enfatizzare ciò che non è enfatizzabile – considerato che 5 squadre italiane su 6 occupano l’ultimo posto dei rispettivi gironi della coppa – ma non è così, non stiamo cercando a tutti i costi la notizia positiva, il bicchiere mezzo pieno, ma vogliamo solo fotografare una situazione reale. Il rugby italiano sta crescendo, nel numero di giocatori, nel numero di tifosi, nella qualità del gioco. Nel 2006/2007, su 36 partite, erano arrivate solo tre vittorie mentre oggi possiamo contare cinque vittorie e un pareggio con un totale di punti in classifica che segna quasi un +100% (32 contro 17). Se dovessimo fare un grafico del trend di crescita del rugby nazionale lo vedremmo impennarsi nell’ultimo anno. Altro dato positivo è la riduzione netta dei divari in caso di sconfitta con partite equilibrate anche nella competizione più dura, la Heineken Cup.

Questa coppa mette in evidenza, ancora una volta, la necessità di una crescita mentale ancor più di quella fisica o tecnica. Gli italiani devo crederci di più e la devono smettere di sentirisi meno degni del podio più alto. LA vittoria è sempre più una questione mentale. Lo dimostrano ottimi risultati ottenuti anche in questo coppa nei primi tempi di certe partite che poi, nei secondi tempi, si risolvevano con delle sconfitte.

La determinazione, la concentrazione, la voglia di vincere non deve mai venire meno per tutti gli 80 minuti. Una partita può essere ribaltata nel secondo tempo o vinta all’ultimo minuto, la storia del rugby è densa di storie simili (le grandi sfide tra All Blacks e Sud Africa, tra Scozia ed Inghilterra, etc. etc. Quindi che tutti i rugbisti italiani si rimbocchino le maniche, afifolino i tacchetti e stringano i pungi. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità e credere di poter essere un giorno la squadra più forte del mondo.

Ora la speranza è tutta rivolta al 6 nazioni farza Azzurri e forza tifosi.LE ITALIANE IN COPPA
HEINEKEN CUP
Ultimo turno
Girone 1: Benetton Treviso-London Irish 11-24
Classifica finale: London Irish 24 punti, Perpignan 22, Dragons 8, Benetton 5
Per il Benetton: 1 vittoria, 5 sconfitte
Girone 4: Biarritz-Arix Viadana 25-16
Classifica finale: Saracens 24 punti, Biarritz 18, Glasgow 16, Viadana 3
Per l’Arix: 6 sconfitte
CHALLENGE CUP
Ultimo turno
Girone 1: Albi-Overmach Cariparma 26-23
Classifica finale: Bath 28 punti, Auch 14, Albi 11, Overmach 7
Per l’Overmach: 1 vittoria, 5 sconfitte
Girone 2: Rolly Gran Parma-Montauban 17-34
Classifica finale: Worcester 29 punti, Montauban 16, Bucarest 10, Rolly 3
Per il Rolly: 1 pareggio, 5 sconfitte
Girone 4
Carrera Petrarca Padova-Bayonne 17-5
Classifica finale: Sale 27 punti, Montpellier 19, Bayonne 8, Carrera 5
Per il Carrera: 1 vittoria, 5 sconfitte
Girone 5
Dax-Cammi Calvisano 22-0
Classifica finale: Castres 21 punti, Leeds 19, Cammi 9, Dax 7
Per il Cammi: 2 vittorie, 4 sconfitte

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